LETTERA APERTA AI COMUNI DELLA BASSA VAL DI CECINA

Pubblicato da Arci Bassa Val di Cecina il

Lettera Aperta al Sindaco E Giunta comunale

Non ci stiamo: NO alla chiusura di oltre 4mila circoli Arci su tutto il territorio nazionale

Roma, 30 Ottobre 2020 – Le misure anti Covid del Dpcm 25 Ottobre 2020, comportano la chiusura degli oltre 4 mila circoli ARCI in tutta Italia, fino al 24 novembre.

Nel territorio della Bassa Val di Cecina, abbiamo dovuto CHIUDERE 25 Circoli Arci, in piena Attività.

Un colpo durissimo per l’Arci, per più di 1 milione di socie e soci, per oltre 2500 soci-cittadini della Bassa Val di Cecina, e per tantissimi circoli che rischiano così di non riaprire.

Non possiamo accettare la sospensione delle attività culturali, sociali e ricreative, attività che è possibile svolgere ed abbiamo svolto fin dall’inizio della pandemia in piena sicurezza. 

Ci troviamo davanti a provvedimenti non equi che penalizzano fortemente l’associazionismo diffuso. 

Sono stati e sono mesi duri. i Nostri circoli hanno superato la prima ondata con fondi propri e autofinanziamento ma ora senza prevedere indennizzi mirati e congrui come per altre categorie, per tantissimi circoli della nostra rete sarà difficile rialzarsi. Quasi impossibile.

NON CI STIAMO!

chiediamo:

  • Che venga riconosciuto il nostro ruolo e funzione sociale nel Paese di lotta alla povertà e alle disuguaglianze, solidarietà, promozione della cultura e della socialità.
  • Che venga garantito fattivamente di poter continuare a svolgere questa funzione essenziale, soprattutto in un periodo di crisi sociale come quella che stiamo vivendo.
  • da subito interventi consistenti sul piano delle risorse da allocare, ristori che ci consentano non solo di non chiudere definitivamente le nostre sedi, ma anche di continuare a promuovere quei servizi essenziali alle cittadine e ai cittadini che abbiamo fornito sinora. Spesso autofinanziandoci attraverso attività che oggi non ci è più consentito di svolgere.
  • Che NON SI CONSIDERI L’ASSOCIAZIONISMO SOCIALE COME SETTORE MARGINALE DEL PAESE poiché questa concezione E’ UN ERRORE FONDAMENTALE Soprattutto per il Futuro.
  • di poter continuare a svolgere le nostre attività nel pieno rispetto delle regole anti contagio.
  • di eliminare una Discriminazione paradossale con le stesse Attività svolte a fini Commerciali, che possono invece continuare a esercitare seppur con limiti di orari.

Per tutte queste ragioni abbiamo organizzato in tutta Italia, presidi democratici sotto l’insegna CURIAMO LA SOCIALITÀ.

Per queste Ragioni chiediamo al Sindaco di Rosignano M.mo, presa di posizione in appoggio e sostegno, alla campagna ARCI NON CI STIAMO, in SOLIDARIETA’ ai Nostri circoli, ai nostri soci, ai nostri dipendenti, e dire no a delle misure che riteniamo sbagliate, per chiedere di tornare a svolgere al più presto la nostra funzione nel Paese.

Arci Comitato Territoriale Bassa Val di Cecina

Il Presidente

Alessandro Masoni


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